domenica 8 aprile 2018

La Pasqua Ortodossa!





Oggi si festeggia la Pasqua Ortodossa.

I fratelli  cristiani ortodossi seguono nella liturgia il vecchio calendario giuliano (Giulio Cesare), che per la sua imprecisione nel 1582 venne corretto per impulso di Papa Gregorio XIII.
Vennero soppressi 10 giorni, dal 5 ottobre al 14 ottobre (si era rimasti indietro di tanto, dal tempo di Giulio Cesare), e si provvide a evitare altri ritardi non considerando bisestili gli anni centenari le cui prime due cifre non fossero divisibili per 4. In pratica fu bisestile il 1600, ma non il il 1700, né il 1800, né il 1900. Lo è stato invece, come ben sappiamo, il 2000.

Il fatto è che la terra gira intorno al sole non in 365 giorni e 6 ore, come si è soliti dire, con il recupero delle 6 ore ogni 4 anni con un anno bisestile.
La terra impiega un po' meno: 365 giorni, 48 minuti, 46 secondi. Dodici minuti circa possono sembrare un nulla in un anno, ma nel passare dei secoli formano giorni, che ritardano il computo del tempo.

Il mondo protestante non accolse subito le correzioni "cattoliche", ma nel XVIII secolo non poté fare a meno di adeguarsi. L'equinozio di primavera (21 marzo) era in realtà già aprile inoltrato, le giornate era molto più lunghe delle nottate.
Gli ortodossi non le accolsero, né liturgicamente né civilmente. Fu il bolscevico Lenin ad adottare il calendario corretto gregoriano, cosicché la sua rivoluzione d'ottobre (24/25 ottobre) venne a cadere il 7/8 novembre, come noto.

Ma gli ortodossi mantennero (e mantengono) il calendario di Giulio Cesare nella liturgia, e così talvolta festeggiano la Pasqua anche di maggio. Un vero sproposito, che dovrebbe ormai essere superato. Se tra cristiani non si fa unità neppure sugli orari, figuriamoci sui misteri della fede...

Comunque, in questa solennità, non si può fare a meno di riascoltare la celebre Ouverture La Grande Pasqua Russa, di Rimskij-Korsakov (1888).  


Christòs anèsti. Cristo è risorto!


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