sabato 17 marzo 2018

Il giorno di S. Patrizio




San Patrizio mi piace, e mi piace tutto ciò che si riferisce a lui, come il St. Patrick’s Day (oggi), lo Shamrock (il trifoglio di S. Patrizio), il verde del trifoglio, e l’Irlanda tutta, nazione tosta, simpatica, cattolica, antibritannica quanto basta.

Mi piacciono gli scrittori irlandesi, che hanno fatto grande la letteratura inglese, e per questo qualcuno li confonde con gli inglesi: Joyce, Oscar Wilde, George Bernard Shaw, Jonathan Swift, solo per citare i massimi, tutti con la dote dell’umorismo e dell’ironia, indice massimo d’intelligenza.

Ho un debole per l’anticattolico Joyce (io che sono cattolico fino al midollo), ma la sua formazione nella scuola dei gesuiti lo fa un esperto conoscitore della Chiesa, vista nei suoi limiti umani. Il suo Ulisse rimane per me l’opera più geniale della letteratura moderna e quella che amo di più per l’incredibile stile innovativo; ritengo inoltre che solo un profondo conoscitore della Chiesa e della sua dottrina possa apprezzare fino in fondo la sua corrosiva critica e le sue dissacranti allusioni.

Ovviamente Oscar Wilde è colui che meglio di ogni altro sa cogliere con folgoranti aforismi, pieni di humour, i vari aspetti della vita e delle persone. Non c’è bisogno di ricordarli, sono ben noti e possono essere letti nel web. 
Ma ce n’è uno che nella festa di S. Patrizio non posso tralasciare: “La Chiesa Cattolica è fatta di santi e di peccatori; per le persone perbene basta quella Anglicana”. Un aforisma che si adatta bene a tanti moderni perbenisti laici nostrali ed europei che hanno sempre il dito puntato sulla Chiesa Cattolica, e non si accorgono del loro ipocrita squallore esistenziale.

Jonathan Swift ci ricorda un altro aspetto dell’Irlanda: la sua colonizzazione da parte degli inglesi. Lasciando da parte per una volta i formidabili e fantastici Viaggi di Gulliver, la sua “Modesta Proposta” ci ricorda cosa è stato il colonialismo inglese nei confronti della vicina isola: una barbarie che ha portato gli irlandesi quasi all’estinzione.

Ho avuto la fortuna di stare qualche tempo in Irlanda, a Cork, e di conoscere quello straordinario popolo, molto simile nel carattere a quello italiano: cordiale, espansivo, simpatico. Non posso dire “solare” perché in Irlanda, dice un loro proverbio, “tra un temporale e l’altro, piove”.

Ed è un popolo “musicale”: il loro simbolo nazionale è l’arpa gaelica, oltre che il trifoglio di S. Patrizio.
Se poi aggiungiamo un po’ di Irish coffee e qualche pinta di birra (Guinness ovviamente!), la festa può iniziare.

Con lo sguardo benevolo (e misericordioso) di S. Patrizio.

Happy St. Patrick's Day!

Mi pare opportuno festeggiare con una canzone di Bono e gli U2, la band irlandese più celebre nel mondo.  Bono ha professato più volte la sua fede cattolica e nelle sue canzoni l'invocazione a Gesù non è una rarità, come anche nell'ultimo album, Songs of Experience (2017), da cui è tratto  Lights of Home (2017).

Lights of Home

Shouldn't be here 'cause I should be dead
I can see the lights in front of me
I believe my best days are ahead
I can see the lights in front of me
Oh Jesus if I'm still your friend

What the hell
What the hell you got for me
I gotta get out from under my bed
To see again the lights in front of me
Hey I've been waiting to get home a long time

Hey now, do you know my name?
Hey now, where I'm going?
If I can't get an answer
In your eyes I see it
The lights of home
The lights of home

I was born from a screaming sound
I can see the lights in front of me
I thought my head was harder than ground
I can see the lights in front of me
One more push and I'll be born again
One more road you can't travel with a friend
Saw a statue of a gold guitar
Bright lights right in front of me
Hey, I've been waiting to get home a long time

Hey now, do you know my name?
Hey now, where I'm going?
If I can't get an answer
In your eyes I see it
The lights of home
In the lights of home

Hey now, do you know my name?
Hey now, where I'm going?
If I can't get an answer
In your eyes I see it
In your eyes alone
I see the lights of home

Free yourself to be yourself
If only you could you see yourself
If only you could
Free yourself to be yourself
If only you could see yourself
If only you could
Free yourself to be yourself
If only you could see yourself
If only you could
Free yourself to be yourself
If only you could see yourself
If only you could see


Luci di casa

Non dovrei essere qui perché dovrei esser morto
Riesco a vedere le luci davanti a me
Sono convinto che i miei giorni migliori debbano ancora venire
Riesco a vedere le luci davanti a me
Oh Gesù, se fossi ancora tuo amico
Che diavolo
Che diavolo hai avuto da me?
Devo uscire da sotto il letto
Per rivedere
Le luci davanti a me

Hey, aspetto da tempo di tornare a casa
Hey, conosci il mio nome?
Hey, dove sto andando
Se non riesco ad avere una risposta
La vedo nei tuoi occhi
Le luci di casa
Le luci di casa

Sono nato da un urlo
Riesco a vedere le luci davanti a me
Pensavo di avere la testa più dura del terreno
Riesco a vedere le luci davanti a me
Un'altra spinta e sarò rinato
Un'altra strada da percorrere senza amici
Ho visto la statua di una chitarra d'oro
Luci luminose proprio davanti a me

Hey, aspetto da tempo di tornare a casa
Hey, conosci il mio nome?
Hey, dove sto andando
Se non riesco ad avere una risposta
La vedo nei tuoi occhi
Le luci di casa
Nelle luci di casa

Hey, conosci il mio nome?
Hey, dove sto andando
Se non riesco ad avere una risposta
La vedo nei tuoi occhi
Nei tuoi occhi dell'amore
Vedo le luci di casa

Renditi libero per essere te stesso
Se solo tu potessi vedere te stesso
Se solo tu potessi
Renditi libero per essere te stesso
Se solo tu potessi vedere te stesso
Se solo tu potessi
Renditi libero per essere te stesso
Se solo tu potessi vedere te stesso
Se solo tu potessi
Renditi libero per essere te stesso
Se solo tu potessi vedere te stesso
Se solo tu potessi vedere



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