lunedì 20 febbraio 2017

Una graditissima sorpresa musicale (Händel)





L'amica Annamaria, nel suo pregevole blog "Gioire in Musica" (https://annaclassica.blogspot.it/) ha postato il secondo movimento, Andante larghetto e staccato (Basso ostinato), del Concerto in Sol minore per organo e orchestra, op. 7 n. 5 (HWV 310) di G. F.  Händel, del 1750. 
Un brano, e relativo post di commento, che consiglio vivamente di non perdere, perché si tratta di una pagina molto bella.

Mentre ascoltavo l'esecuzione organistica della partitura da parte di Karl Richter, mi è improvvisamente tornato alla mente un fatto legato ai miei trascorsi musicali.
Ho avuto la fortuna di essere stato  allievo di Fosco Corti, uno dei più bravi direttori di coro della II metà del secolo scorso, e valente organista. 
Spesse volte alla fine dei suoi concerti eseguiva all'organo un "Allegro"in Sol minore di  Händel, dal primo volume del Liber Organi di Sandro Dalla Libera. Una musica brillante e festosa, davanti alla quale rimanevo estasiato, e che anch'io nel mio piccolo poi ho imparato a eseguire.
In fondo al brano il curatore annota così: "È il finale del Concerto in sol min. scritto in tempo di Gavotta".

Molte volte ho cercato in YouTube questa originaria "Gavotta" di  Händel, senza mai trovarla, o meglio, trovando solo la Gavotta in Sol maggiore.
Il post di Annamaria, che ha riportato il II movimento del V Concerto in Sol minore, mi ha fatto scattare una molla: "Stai a vedere che la Gavotta che cercavo è il movimento finale di questo Concerto!"
Sono andato così ad ascoltare in YouTube il  finale di quel concerto, e cosa ti trovo nell'ultimo movimento? L'Allegro che cercavo da tanto tempo, che mi entusiasmava quando Fosco Corti si metteva alla tastiera e lo eseguiva splendidamente, dal suo Liber Organi che poi mi ha lasciato, e che conservo come una reliquia.

Ma le sorprese non sono finite. Quest'ultimo movimento non è altro che una rielaborazione  dell' Allegro finale (Gavotta) del III Concerto in Sol minore, op. 4 di   Händel (HWV 291), del 1735. In effetti il brano da me ascoltato in gioventù era proprio questo del 3° Concerto.

Ora finalmente sono soddisfatto. Mi sarebbe dispiaciuto lasciare in sospeso un filo pendente della mia curiosità e del mio passato.

Grazie, carissima Annamaria, per aver sollecitato i miei neuroni e avermi fatto ritrovare il tempo perduto!

Poiché è proprio l'Allegro finale del 3° Concerto in Sol minore per organo e orchestra quello che più si avvicina alla trascrizione di Sandro Dalla Libera, preferisco postare questo brano, anziché quello successivo del 1750.
E ne ho trovato uno (in formato MIDI) che riproduce esattamente la parte organistica. 
Non è il massimo della perfezione. Ma è sufficiente per avere un'idea dello splendore e della genialità del brano.

Chi vuole ascoltare l'originale (e sarebbe auspicabile!) può cercare il finale dei due concerti ricordati, e magari mettere a confronto le due versioni. 

Buon ascolto!




2 commenti:

  1. Splendida sorpresa davvero, caro Antonio! Sono felice che il Concerto che ho pubblicato ti abbia fatto ritrovare un brano a cui sei legato da tempo, sia nel ricordo che nell'affetto e la stima per il tuo maestro Fosco Corti!!!
    Gioisco con te perchè - a volte - riscoprire una musica che ci ha segnato, è come tornare in possesso di una parte di noi stessi. Certi ricordi sono indelebili e quel Liber organi che conservi "come una reliquia" la dice lunga sul tuo amore per la musica!
    Ma sono io che ti ringrazio per la perseveranza da finissimo studioso e intenditore che ti ha fatto cercare la Gavotta nel suo testo originario e condividerla qui.
    Un grandissimo abbraccio!!!

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    1. Non hai idea, mia cara Annamaria, di quanto mi hai fatto gioire, quando ho capito che era lì, in quel Concerto, il segreto di un brano da me tanto amato.
      Te ne sono profondamente riconoscente :-))

      Brava :-) e Grazie!

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