lunedì 1 agosto 2016

Eppur si muove...













Mi riferisco non al detto inventato e messo in bocca a Galileo dopo la sua abiura di fronte al S. Uffizio romano; ma all'iniziativa dei musulmani francesi e italiani di partecipare alla S. Messa di ieri, per onorare P. Jacques Hamel e prendere le distanze dai terroristi islamici.

È stato un gesto di grande valore: l'islam per la prima volta ha dato un segno chiaro di rifiuto della violenza religiosa (la famigerata jihad) e ha cercato di mostrare in concreto il volto di "allah il misericordioso".  Un islamico in chiesa per pregare non si era mai sentito dire. Ieri in Italia erano oltre 20.000.

Se son rose, fioriranno. Del resto Papa Francesco ha detto nella Giornata Mondiale della Gioventù appena conclusa a Cracovia che noi dobbiamo essere seminatori. È Dio che fa germogliare e portare a termine la maturazione.

In contemporanea l'Isis ha messo in rete una foto in cui un suo truce adepto abbatte una croce da un campanile e cerca di sostituirla con il lugubre vessillo nero del califfato: "Break the Cross", rompete la Croce.

Una cosa è rompere una croce di legno o di ferro, e perfino tagliare la gola ad un santo sacerdote, altra cosa è pensare di abbattere la Croce di Cristo piantata nel cuore del mondo.

Non ci sono riusciti nemici potenti, né secoli di persecuzioni. Figuriamoci se ci riuscirà il fante di picche al-Baghdadi.






10 commenti:

  1. Carissimo amico,
    Ho guardato con gioia a questo momento che forse in tanti abbiamo atteso, mi sono guardata intorno, ho letto, ascoltato fino a quando un Sacerdote ha scritto:

    I cattolici non sanno più cosa sia la Messa.

    Così ho pensato che questo gesto poteva avvenire fuori dalla sacralità della messa?
    Al riguardo mi sembra adatto:

    "il rispetto che dobbiamo al sacramento del Corpo e del Sangue di Cristo ci impedisce di farne un semplice « mezzo » da usarsi indiscriminatamente per raggiungere questa stessa unità.(172) L'Eucaristia, infatti, non manifesta solo la nostra personale comunione con Gesù Cristo, ma implica anche la piena communio con la Chiesa"

    ESORTAZIONE APOSTOLICA
    POSTSINODALE
    SACRAMENTUM CARITATIS
    DEL SANTO PADRE
    BENEDETTO XVI

    Un abbraccio e dimmi per favore cosa ne pensi
    Terry



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    1. Carissima Terry,

      non sottovaluterei il passo dei musulmani compiuto ieri. Diceva Mao Tse Tung: ogni lunga marcia comincia con un passo... Chiediamo all'islam dei segni netti contro il fondamentalismo, e quando ne compiono uno non possiamo disprezzarlo.
      Per quanto riguarda il rispetto per la sacralità della S. Messa, mi pare inappropriato in questo caso il riferimento alla piena comunione con la Chiesa e alla fede in Cristo. Ciò è richiesto senz'altro ai cattolici; ma non può essere preteso da persone di diversa religione o fede. D'altra parte la Chiesa non può certo allontanare chi viene in qualsiasi occasione, anche la più sacra, con intenzioni di pace e di solidarietà.
      Per fare solo qualche esempio: durante le celebrazioni eucaristiche funebri o nei matrimoni con la S. Messa, partecipa chi vuole, anche atei, miscredenti, gente che non si conosce, che però ha certamente intenzione di onorare il defunto o gli sposi. La Chiesa si sente forse profanata da questi gesti di amicizia? Mi sembra assurdo solo il pensarlo. La Chiesa è sempre stata maestra di umanità.
      Certo, i musulmani, o gli atei, o persone di altre fedi non avranno fatto la S. Comunione, per cui non vedo dove sia la profanazione del Sacramento. Ma potranno elevare la loro mente a sentimenti di umanità e di buona volontà. E la Chiesa è sempre stata maestra di umanità.
      La citazione dell'Esortazione "Sacramentum caritatis" mi pare in questo caso del tutto fuori luogo.

      D'altra parte, proprio la celebrazione della S. Messa ha dato il più alto valore di serietà all'incontro tra cattolici e islamici. E non per strumentalizzare la S. Messa; la Chiesa ha fatto quello che fa sempre ogni domenica: ha celebrato la Pasqua di Cristo morto e risorto. Gli altri hanno assistito con rispetto.

      Un grande abbraccio, carissima :-)

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    2. Buongiorno carissimo amico e grazie per la tua risposta così...
      Buona e bella a me è stata di grandissimo aiuto.

      Un abbraccio grande grande grande.

      Terry

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  2. La chiesa è madre, e come una madre accoglie e insegna.
    Io sono e voglio essere figlia di questa bella madre.
    Grazie, tra tanto frastuono ci voleva un mormorio di vento leggero.

    ^_^

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  3. Arrivo in ritardo caro Antonio (colpa delle vacanze....), ma ti ringrazio davvero di cuore della spiegazione che hai dato all'amica Terry perchè mi pare di grande chiarezza ed equilibrio, in questi tempi di confusione. Mi ha aiutato molto.
    Buona domenica!!!

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    1. Ben tornata dalle vacanze, allora, carissima Annamaria ;-) Mi fa piacere che il mio commento sia stato da te gradito. E buona domenica (ormai alla fine), ma qui ad Arezzo è S. Donato :-)

      Un grande abbraccio :-)

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    2. No, no, non sono ancora tornata dalle vacanze...il ritardo dipende dal fatto che, col tempo magnifico che quest'anno ho qui in montagna, sono in giro quasi tutto il giorno!
      Grazie e un abbraccione!!!

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