venerdì 11 marzo 2016

Nel mese di Lucio Battisti. Piangerò...





Non posso lasciar passare questi primi giorni di marzo senza ricordare colui che insieme a Fabrizio De André è stato il più grande “cantautore”: Lucio Battisti. Senza dimenticare Mogol, ovviamente.

Non voglio far confronti con cantautori stranieri, ma Battisti li batte tutti, o quasi.  Non lasciamoci fuorviare dalle classifiche e dalla lingua anglo-americana. Lucio rimane il più grande, o almeno, tra i grandi.

Il 5 marzo scorso avrebbe compiuto 73 anni. Questo mese poi ha dato nome alla sua canzone più bella, quei “Giardini di Marzo” che ogni anno fioriscono con invariata mia commozione.

Caro Lucio, cosa devo dire a uno che ha contribuito a rendere luminosi e indimenticabili i miei anni giovanili?

Piangerò... 


6 commenti:

  1. Sono tornata, caro Antonio.

    Gli amici non si dimenticano e questa canzone è stupenda.

    Ti abbraccio forte.

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    1. Io veramente non sapevo che tu avessi avuto dei problemi di salute, ma ho visto nel tuo blog che ora stai bene e che si è trattato di cose fastidiose, ma non serie. Meglio così :-)

      Tu sai quanto sei amata da noi tuoi "followers" ;-)

      Un grande abbraccio e un bacio affettuoso, carissima Gianna:-)

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  2. Grandissimo Lucio!!! Le sue canzoni mi hanno sempre affascinato. Grazie, Antonio, di questo ricordo!

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    1. Quando arriva marzo e vedo spuntare fiori vari non posso fare a meno di pensare a questo grande artista.
      E a quegli anni in cui i fiori "non erano ancora appassiti"...

      Un abbraccio, mia cara Annamaria, e grazie del tuo bel post su Schubert :-) Con le dovute proporzioni, un altro Battisti del 1800... ;-)

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  3. Come ti capisco mio caro amico, io l'ho conosciuto da ragazzetta perchè lavorava per la Ricordi dove un giornalista amico di famiglia , girava spesso.
    E chi non canta e non ricorda ancora le sue canzoni, soprattutto quelle fatte con Mogol?
    Il mio Lucio.., il nostro Lucio, indimenticabile e mancato così presto, troppo presto...
    Abbraccio serale e piovoso!

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    1. Atmosfere del tutto diverse quelle di Battisti e Sting, ovviamente, lo Sting di "Every breath you take" del tuo ultimo post, molto bello.
      Ma se vogliamo trovare qualcosa che unisce le due canzoni, ambedue parlano di un amore che si è spezzato, con relative conseguenze...

      Un grande abbraccio, e un bacio, carissima Nella :-)

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