venerdì 26 febbraio 2016

La Cirinnà non si è dimessa. Chissà perché...





È stata approvata ieri in senato la legge sulle unioni omosessuali.

È stata stralciata l’abominevole ipotesi dell’ adozione del figlio del partner, che avrebbe permesso a un bambino/a di avere due mamme o due babbi (o tre, o quattro, o nessun vero genitore, secondo la modalità dell’acquisizione del bambino stesso). Qualcosa di così disumano, che rabbrividisco solo al pensiero.

La gattara Cirinnà, che aveva solennemente promesso coram populo di dimettersi immediatamente se queste adozioni fossero state stralciate dal suo disegno di legge, è rimasta saldamente incollata alla sua poltrona di senatrice. E ha perfino festeggiato, fulgido esempio di coerenza politica e soprattutto di attaccamento allo stipendio. Meglio al governo, che governare i gatti.

Su questa legge delle unioni stendo un velo pietoso. Rispetto gli omosessuali come persone, come rispetto tutti; ma pensare di costituire una famiglia unisex, fa veramente pena. La famiglia è il luogo dove l’amore genera la vita, e questo può accadere solo tra un uomo e una donna. E questo lo capiscono tutti.

C’è una forma di "dittatura di pensiero" oggi in Occidente che vorrebbe far sparire ogni differenza di genere sessuale. Per di più, si vorrebbe manipolare la natura umana e renderla "disponibile" per qualunque tecnica di laboratorio.

Così, mentre da una parte si fanno severe leggi a tutela degli animali e dell’ambiente, l’uomo diventa sempre più il terreno per una sperimentazione OGM (organismi geneticamente modificati).

Il delirio di onnipotenza è una delle patologie più pericolose della psiche umana, quella che provoca l’autodistruzione.

Sarà bene fermarsi in tempo, prima del botto finale.




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