sabato 14 novembre 2015

Gli asini in cattedra



























“Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana; ma per quanto riguarda l’universo ho ancora dei dubbi.”

Questa celebre frase di Einstein dovrebbe essere collocata come motto programmatico all’ingresso della Scuola Elementare “Matteotti” di Firenze, che ha vietato qualche giorno fa alle classi III di visitare la mostra “Bellezza Divina” di Palazzo Strozzi.

Motivazione: le immagini sacre possono offendere la sensibilità religiosa degli alunni non cristiani.

Si tratta di celeberrime opere dei massimi artisti moderni e contemporanei, come Millet, Van Gogh, Chagall, Picasso, Matisse, Severini, Munch, Rouault, Guttuso, Fontana, Casorati, Viani, Martini, ed altri ancora.

Opere di bellezza sublime, come il Crocifisso Bianco di Chagall, la Pietà di Van Gogh, la Crocifissione di Guttuso, l’Angelus di Millet, il Figliol Prodigo di Martini, etc. 
Capolavori provenienti da ogni parte del mondo e che nella vita è già difficile poter vedere “dal vivo” anche una sola volta.

La stupidità dei docenti di quella scuola di Firenze ha impedito agli  (s)fortunatissimi alunni di poter vedere quei mirabili capolavori riuniti tutti insieme, in un capolavoro di luogo che è Palazzo Strozzi.

Stupidità con tutta una serie di aggravanti.

La prima, e più ovvia: se si impedisce in Italia di vedere l’arte cristiana, allora a scuola si va per riscaldare le sedie: si dovranno cancellare i libri di letteratura, arte, musica, filosofia, storia... 

Siamo a Firenze, nella patria dell’arte. I fiorentini dovranno viaggiare bendati, perché nella Città del Fiore ti imbatti ovunque con l’arte sacra: Cimabue, Giotto, Masaccio, Brunelleschi, Ghiberti, Donatello, Andrea del Sarto, Filippo Lippi, Botticelli,  Michelangelo, Leonardo... 

Quando si parla dell’Isis, una delle loro pratiche barbariche più odiose è la distruzione dei siti artistici che non corrispondono ai loro schemi ideologici. A quanto pare i barbari dell’Isis sono arrivati anche a Firenze.
È proprio questa cultura laicista che impedisce il vero dialogo interculturale e l'accettazione dei nuovi arrivati, con conseguenze alla fine disastrose.

E questi docenti (ma è un titolo che non compete loro...) pare non sappiano neppure che buona parte di quegli artisti esposti in Palazzo Strozzi sono stati o sono persone non credenti o di altre fedi religiose. Eppure hanno sentito il desiderio di misurarsi con l’iconografia cristiana e religiosa.
Esempio, oltre che di arte somma, di grande intelligenza e di apertura mentale.

Tutte doti sconosciute a quegli insegnanti (?) di quella scuola (?) che non hanno permesso di vedere Chagall, Picasso, Van Gogh, Guttuso, Munch, Martini, Severini, Millet..., in uno dei più bei palazzi di Firenze.

Gli asini sono saliti in cattedra.

PS. E mentre da noi si impedisce ai nostri studenti di andare a vedere opere d'arte sacra e religiosa, in Francia i terroristi islamici stanotte hanno compiuto un orrendo massacro in vari attentati. A quanto pare le vittime sono oltre 150.



Foto in alto, una delle opere esposte: "Crocifissione" (1940-41), di Renato Guttuso, Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea, Roma.




2 commenti:

  1. Condivido in pieno, Antonio! E' proprio una questione di apertura mentale e purtroppo oggi - oltre a tutto il resto - sembra essere diventata una lotta anche la possibilità di affermare la bellezza dell'arte.
    Grazie !!!

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    1. Apprezzare la bellezza dell'arte è il segno della civiltà e dell'umanesimo.

      Oggi siamo arrivati al buio dell'incultura, e perfino della barbarie :-(

      Grazie per il tuo commento, cara Annamaria.

      Per quanto riguarda tutto il resto, un grande abbraccio alla martoriata Francia, una delle nazioni che alla cultura e alla bellezza dell'arte ha dato tanto, e che oggi è prostrata dall'orrore della barbarie :-(

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