sabato 9 maggio 2015

L'Europa non festeggia. Io sì




L’Europa non festeggia i 70 anni della fine della II Guerra mondiale e del nazismo.

Gran parte della vittoria finale fu merito dell’Unione Sovietica, con un’epica lotta contro l’esercito tedesco  e il sacrificio di oltre 20 milioni di soldati. 

Alla grandiosa parata di oggi nella Piazza Rossa di Mosca non c’era nessun capo di stato e di governo dell' Unione Europea. Solo due ministri degli esteri, quello francese e il nostro Gentiloni.

Una vergogna.

Si crede così di punire la Russia di Putin per la situazione in Ucraina e ci si dimentica - ad esempio- che gli Stati Uniti e la Nato (per non parlare di singoli stati europei) in questi ultimi 20 anni sono riusciti a destabilizzare con guerre e interventi militari assurdi l’intero pianeta.

Volenti o nolenti, senza l’apporto dei sovietici il nazismo difficilmente sarebbe stato sloggiato dall’Europa, e la Germania (con la cancelliera Merkel, ex comunista della Germania Est in primis) ne dovrebbe sapere qualcosa.

Un’Europa senza memoria storica, che faccio sempre più fatica a capire. 

Il mio omaggio al popolo russo con una celebre canzone tutt’altro che bellicista, ma adatta all’ora notturna del post: “Mezzanotte a Mosca” (1955), di Vasily Soloviov-Sedoy, su testo di Mikhail Matusovsky.

Se poi a cantarla è la Netrebko (e Hvorostovsky) allora il boicottaggio non ha proprio senso.



2 commenti:

  1. Carissimo e preziosissimo Amicusplato, buona domenica.

    Finalmente trovo qualcuno con il coraggio di dire le cose come stanno.

    Grazie!

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    1. Grazie a te, carissima Terry, e grande gioia nel ritrovarti qui :-))

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