venerdì 1 maggio 2015

Expo 2015 e Primo Maggio. Auguri!





C’è qualcosa di profondo che unisce l’Expo 2015 di Milano, che oggi apre i battenti, e la Festa del  1° Maggio.

Ovviamente non è solo la coincidenza delle date.

Un aspetto essenziale accomuna i due eventi. “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è il filo conduttore della Expo internazionale milanese, alla quale partecipano ben 139 nazioni. 
E il lavoro è ciò che permette agli esseri umani la sopravvivenza nel pianeta.

La mancanza di cibo e di lavoro sono purtroppo realtà drammatiche anche in questa nostra epoca ipertecnologica.

C’è chi muore di fame e chi di malattie legate alla sovralimentazione. 
C’è chi manca di tutto e chi vive nello spreco quotidiano.

I grandi padiglioni della Expo porteranno a conoscere in maniera diretta l'eccellenza e i problemi delle singole nazioni.

Il 1° Maggio sarà un’occasione per riflettere sul modello di sviluppo di questa nostra società sperequata e carente nel settore occupazionale. E un mondo in crisi di lavoro è un mondo senza futuro.

Ma io ritengo che non basti soltanto la buona volontà dei Governi per ottenere un’equa ripartizione dei beni, uno sviluppo sostenibile, un incremento dell’occupazione. Buona volontà necessaria, certo, ma non sufficiente.

Bisogna avere il coraggio di riconoscere che il mondo e quanto esso contiene appartiene a Dio, e solo facendo riferimento a Lui potremo riconoscere l’unità del genere umano, considerare gli altri come fratelli, e la terra come un un bene che ci è dato in custodia.

Altrimenti, passato il 1° Maggio e chiusa al 31 ottobre l’Expo, tutto rimarrà come prima e l’uomo continuerà nell’egoistica ricerca del proprio interesse.

Per questo voglio festeggiare facendo riferimento anzitutto a Colui che “ci dà il pane quotidiano”, anche se pensiamo che tutto venga da madre natura e dalle nostre forze.

Ascoltiamo perciò il mirabile “Padre Nostro” musicato da Arvo Pärt.

Buon 1° Maggio ed eccellente riuscita della Expo Milano 2015!




4 commenti:

  1. Risposte
    1. Ho letto il tuo articolo sul 1 Maggio, carissimo Mstatus, e condivido in pieno le tue amare e sarcastiche considerazioni. È vero; nella situazione attuale, con i dati della disoccupazione a livelli massimi e la vergognosa sperequazione tra la casta e le classi sociali lavorative sempre più immiserite, in questo 1° Maggio "la retorica la fa da padrona".

      Lo "Statista", come lo chiami tu ironicamente, dovrebbe pensare meno alle poltrone che gli verranno dall'Italicum, e di più agli Italiani, che sono sempre più lontani dalla casta dei politicanti. attaccati alla poltrona e ai loro privilegi più delle ostriche allo scoglio.

      Ma perché non elimina appannaggi e privilegi da potere feudale della casta al potere, e non abbassa o elimina tasse esose e sempre più numerose che strangolano (in senso vero, anche) i sudditi del Regno d'Italia?

      Allora il termine "statista" potrebbe perfino sembrare quasi serio.

      Un saluto dalla terra dello "Statista", in attesa del Kaiser (non è una parolaccia, ovviamente: intendo un altro Kaiser Franz Joseph) ;-)

      Mandi!



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    2. Secondo me, è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che i politici e collaterali rinuncino o si diminuiscano l'appannaggio o i benefici. Qui in Friuli VG i consiglieri che si sono visti applicare una minima riduzione sul loro vitalizio, hanno già presentato ricorso al TAR.

      Mandi!

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    3. È vero. Forse neppure l'onnipotenza divina riuscirebbe a "tagliare" un briciolo di stipendio e privilegi vari a lorsignori ;-)

      Comunque dobbiamo sempre lottare, come del resto fai tu, perché quelle truppe cammellate di Montecitorio, Palazzo Madama, Regioni, ed Ermellini vari (Quirinale compreso) entrino a calci nel sedere nella cruna dell'ago.

      In questo caso, un calcio nel dididetro non è peccato, ma opera meritoria ;-)

      Mandi!

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