domenica 29 giugno 2014

Il Brasile vince doppio
















Il Brasile ieri sera ha festeggiato doppiamente.

In primis perché ha battuto il Cile dopo una gara epica (4-3), vinta ai rigori, e dal portiere Julio Cesar (che ne ha parati due) attribuita addirittura all’intervento divino.

Certo, considerando che all’ultimo minuto dei tempi supplementari, sull’1 a 1, il cileno Pinilla ha colpito in pieno la traversa a portiere battuto, Julio Cesar un cero al Cristo del Corcovado lo accenderà di sicuro. Cinque centimetri sotto, e in Brasile si sarebbe assistito a un suicidio di massa.

Secundo loco, perché è stato sconfitto dalla Colombia l’odiato (calcisticamente) Uruguay; tra l’altro con due reti del bomber James Rodriguez, la prima delle quali è una delle cose più belle viste finora al Mundial 2014.

Cosa significhi l’Uruguay per il Brasile bisogna essere brasileiros per capirlo. Nel lontano 16 luglio 1950 ai campionati del mondo che si svolsero proprio in Brasile, di fronte ai 200.000 spettatori del Maracanà (record di presenze ancora imbattuto) l’Uruguay sconfisse la squadra di casa con reti di Schiaffino e Ghiggia, due grandi nomi che agli italiani dicono ancora molto, perché poi hanno militato nel Bel Paese (nel Milan e nella Roma)  e perfino nella Nazionale Italiana, come “oriundi”. Ghiggia è ancora vivente (87 anni), ma non è stato invitato a presenziare alle celebrazioni inaugurali di questo Mundial. Chissà perché...

Forse si temeva un altro “Maracanaço”, cioè un’altra fatale sconfitta in finale al Maracanà di Rio de Janeiro. Il “Maracanaço” fu un evento tragico: venne proclamato il lutto nazionale, ci furono suicidi collettivi  ed anche una vera e propria crisi economica (molti si erano indebitati con le scommesse).

Se invece della Colombia ieri avesse vinto l’Uruguay, il calendario avrebbe fatto scontrare nella prossima partita dei quarti di finale proprio Brasile-Uruguay. Roba da infarto...

Postremo, anch’io sono contento per la sconfitta dell’Uruguay. È la squadra che ci ha mandati a casa, e dunque mi pare giusto che qualcuno abbia subito "lavato" l’offesa. Specialmente l’ingiusta espulsione di Marchisio, che ha permesso a Cavani e soci di passare il turno. Per non parlare del morso di Suarez a Chiellini.

Non mi piacciono i pitbull. Schiaffino era un’altra cosa.




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