martedì 19 marzo 2013

Una riforma in Mi maggiore




Oggi in Piazza S. Pietro, di fronte a capi di chiese e di nazioni, e a centinaia di migliaia di fedeli, Papa Francesco celebrerà la S. Messa d’inizio del suo pontificato.
 
Ma siamo certi che in gran parte del mondo questo avvenimento sarà seguito con interesse e commozione.
 
Questo Papa piace, perché fin da subito ha messo da parte formalismi e protocolli e sta andando dritto all’essenziale; e oggi l’essenziale è il ritorno alle radici del messaggio evangelico.
 
Un Vangelo “sine glossa”, senza tante postille, come a suo tempo voleva S. Francesco.
 
Ora S. Francesco non è più ai piedi del Papa a chiedere udienza, ma è il Papa stesso. Quindi se l’impulso riformatore parte dal capo, tutto il corpo ecclesiale ne sentirà una benefica scossa.
 
Una nuova primavera per la Chiesa, migliore di quella meteorologica che tarda a venire.
 
E speriamo che l’acqua dia almeno oggi un po’ di tregua.
 
Ascoltiamo perciò “Giochi d’acqua” (Jeux d’eau), in Mi Maggiore, op. 30 (1901), di Maurice Ravel, eseguiti da Martha Argerich, la mitica pianista argentina.
 
Il brano è difficile, ma lei con le sue straordinarie doti lo rende quasi ovvio, oltre che affascinante.
 
Lo stesso accada anche a Papa Francesco, alle prese con uno “spartito” ancor più impegnativo.
 
Ma sempre in bella tonalità maggiore.

 

10 commenti:

  1. Papa Francesco è meraviglioso per la sua semplicità!

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    1. Sì, uno splendido dono dello Spirito Santo, mia cara Gianna :-)

      C'era bisogno di una figura luminosa come Papa Francesco in questo momento di buio profondo per l'umanità... ;-)

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  2. Bellissimo!

    Ho seguito su Tv2000 in diretta ^_^ pur essendo lontana da Roma.

    Che meraviglia tutto ma gioisce il cuore quando lui ci invita alla bontà e alla tenerezza, chiedendoci di averne paura perchè non sono debolezze ma virtù. E' una cosa che riporterò con gentilezza ad una persona in particolare che si è convinta che con i bambini ci voglia polso e per questo critica la tenerezza.
    Bellissimo l'appello fatto ai governanti del mondo, ai politici:
    "Vorrei chiedere per favore - a tutti coloro che occupano ruoli di responsabilità in ambito economico, politico o sociale, a tutti gli uomini e le donne di buona volontà: siamo custodi della creazione, del disegno di Dio iscritto nella natura, custodi dell'altro, dell'ambiente". "Non lasciamo che segni di distruzione e di morte accompagnino il cammino di questo nostro mondo! Ma per 'custodire' dobbiamo anche avere cura di noi stessi! Ricordiamo che l'odio, l'invidia, la superbia sporcano la vita! Custodire vuol dire allora vigilare sui nostri sentimenti, sul nostro cuore, perché è da lì che escono le intenzioni buone e cattive: quelle che costruiscono e quelle che distruggono! Non dobbiamo avere paura della bontà, anzi neanche della tenerezza!".

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    1. Anche a me hanno fatto impressione quelle parole chiare e ispirate :-)

      Custodire.... e in tutte le sue declinazioni, compresa quella personale :-)

      Grandissimo Papa Francesco, anche nelle sue riflessioni, non solo nei gesti di semplicità disarmante e "teneri" :-))

      Dio ha visitato il suo popolo, cara Terry... :-))

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  3. è vero carissimo Antonio e la Sua tenerezza e accoglienza passa anche attraverso te che con intelligenza che riesci a leggere i miei commenti oltre gli errori e le distrazioni, per non parlare della mancanza di un "non" prezioso! ^_^

    Dio ha visitato il suo popolo, hai ragione e sempre lo ama, è in quest'amore che l'anima sempre un pò di più s'immerge e desidera imparare e fare sempre un pochino meglio ma è la Sua misericordia, la sua fedeltà nell'Amore per noi a risplendere, con tutta la sua pazienza!
    Che Dio meraviglioso abbiamo, nel suo cuore c'è posto per ognuno di noi come se ognuno fosse unico e prezioso. Una cosa che và al di là di ogni cosa.

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    1. Grazie, cara Terry, di queste tue bellissime riflessioni ^_^

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  4. E' pur vero che quando si crede di aver capito e proprio allora che non abbiamo capito nulla, sono passati decenni di vita nella chiesa mi rendo conto che capisco sempre meno, ma desidero sempre di piu essere spalancata allo spirito di Dio e seguirlo attraverso la strada che Lui mi pone nella chiesa.Tanto entusiasmo per papa Francesco indica un desiderio enorme di paternità e di guida, un desiderio enorme di vedere, toccare l' uomo che si compie nella sua somiglianza con Dio e questi 2 papi lo sono. Ma indica anche un vuoto enorme che solo la chiesa e il cristianesimo riescono a colmare. Mi auguro che tutti gli uomini, di buona volontà che hanno dentro questo desiderio si uniscano al pellegrinaggio che sta andando sopra il monte e che il magistero di questo papa diventi il canto che lo conduce.Con papa Benedetto e Francesco io ho capito che il papa è un uomo servo di Dio nel suo significato piu vero e autentico. Buona giornata Nell

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    1. È vero. C'è un grande "desiderio di paternità e di guida" in questo affetto per il Papa.

      Una guida che è un servizio al mondo intero, non solo alla Chiesa.

      Grazie, carissima Nell, delle tue riflessioni, sempre così sentite e profonde.

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  5. Carissimo Amicus, un salutino mentre sono in attesa (trepidante) della conferma da parte della Commissione Elettorale per l'ammissione della lista. Ogni tanto metti qualcosa anche in tonalità maggiore. :-)

    Tra l'altro proprio oggi, nel pomeriggio, mia moglie ha telefonato a sua sorella (mia cognata) in Argentina e parlavano proprio di papa Francesco. A quanto pare mia cognata lo incontrava spesso sul "colectivo". :-)

    Vado di fretta, in attesa della conferma ufficiale. :-)

    Mandi!

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    1. Spero che la lista sia stata confermata... ;-)

      Mi dispiace di aver letto questo commento solo ora (a quattro giorni di distanza...) :-(

      Mi fa grande piacere sapere che tua cognata (fortunata donna!) abbia addirittura conosciuto di persona Papa Francesco in Argentina :-))

      Complimenti! L'Argentina ci ha regalato un grande uomo :-)

      Mandi!

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