mercoledì 30 maggio 2012

Sollèvati, Emilia! Si ridesti il leone...



Il tremento terremoto che ha squassato la generosa terra emiliana, facendo 16 vittime, 350 feriti, migliaia di sfollati e incalcolabili danni economici, non deve piegare il suo popolo fiero e coraggioso.
Non una marcia funebre, ma un inno di battaglia voglio proporre come mio tributo alla ripresa della regione.
Non possiamo che prenderlo dal suo figlio più illustre, il Cigno di Busseto, Giuseppe Verdi.
Dall’ Ernani  il Coro “Si ridesti il Leon di Castiglia”.
La battaglia contro l’oppressore questa volta non si può combattere con la spada; ma occorre il medesimo coraggio di Ernani e della sua gente per ritornare a vivere da uomini liberi, non più schiavi della paura.

“Siamo tutti una sola famiglia/pugnerem colle braccia, co’ petti;
schiavi inulti più a lungo e negletti/non sarem finché vita abbia il cor”.
 “Sorga alfine, radiante di gloria/sorga un giorno a brillar su di noi;
sarà Iberia feconda d’eroi/dal servaggio redenta sarà!”

Invece di Iberia, mettiamoci pure la parola Emilia.
Si ridesti il leon dell’Emilia!




Ernani, Atto III

... un patto, un giuramento.
(Tutti si abbracciano, e nella massima agitazione traendo le spade prorompono nel seguente inno.)
Coro
Si ridesti il Leon di Castiglia
e d'Iberia ogni monte, ogni lito
eco formi al tremendo ruggito,
come un dì contro i Mori oppressor.
Siamo tutti una sola famiglia,
pugnerem colle braccia, co' petti;
schiavi inulti più a lungo e negletti
non sarem finché vita abbia il cor.
Morte colga o n'arrida vittoria,
pugnerem, ed il sangue de' spenti
nuovo ardir ai figliuoli viventi,
forze nuove al pugnare darà.
Sorga alfine radiante di gloria,
sorga un giomo a brillare su noi...
sarà Iberia feconda d'eroi,
dal servaggio redenta sarà.

(F. M. Piave)


2 commenti:

  1. Mi associo al tuo accorato augurio, caro Antonio.

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  2. L'unione fa la forza, anche in senso spirituale ;-))

    Un abbraccio, carissima Gianna :-)

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