sabato 3 dicembre 2011

Nino Rota. Un secolo di colonne sonore



Gran parte del successo di molti capolavori cinematografici si deve alla colonna sonora.

La genialità e l’originalità dell’accompagnamento musicale nelle scene del film, a partire dai titoli di testa, determinano nello spettatore una partecipazione “totale” alla rappresentazione, che spesso si sintetizza nel suo leitmotiv, nel motivo conduttore.

Sergio Leone ha trovato in Ennio Morricone il perfetto pendant per i suoi films, e la musica dell’uno richiama l'opera dell’altro, e viceversa.

Lo stesso si può dire di Federico Fellini, che ha avuto in Nino Rota (3 dicembre 1911- 1979) il partner ideale nella composizione delle colonne sonore di molti suoi capolavori.

Tutti abbiamo presente le pellicole di Fellini; abbiamo ammirato, ci siamo divertiti e inebriati di quel mondo fantasmagorico e spesso surreale, dove il sogno si confonde con la realtà, il dramma con la voglia di vivere; un grande circo, dove attori e spettatori sono sotto lo stesso tendone.

“Il mondo intero è una ribalta”, ha scritto Shakespeare.

Il genio felliniano aveva bisogno di un genio musicale. E questo è stato Nino Rota: un genio. Alle luci e ai colori delle riprese cinematografiche ha aggiunto i suoni delle sue composizioni, ora dolci, ora drammatiche, ora ironiche, ora surreali: un caleidoscopio di temi che hanno dato vivezza e spessore ai personaggi e alle vicende narrate, e le hanno rese indimenticabili.

Basterà ricordare “I vitelloni” (1953), “La strada” (1954), “Il bidone” (1955), “Le notti di Cabiria” (1957), “La dolce vita” (1960), “8 ½” (1963), “Amarcord” (1973), “Prova d’orchestra” (1978).

Nino Rota ha composto anche per altri registi, e il tema dell’amore in “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli (1968), così come il tema de “Il Padrino” di Francis Ford Coppola (1972) rimarranno nella storia della musica.

Ho già postato il tema conduttore di "Romeo e Giulietta".


Mi piace ricordare oggi il grande compositore milanese, nel centenario della nascita, onorato anche da Google, con la sua colonna sonora nel capolavoro felliniano “8 ½”.

Un brano magistrale.

7 commenti:

  1. Grande e indimenticabile personaggio Rota.

    L'hai ricordato degnamente.

    Un abbraccio e buona domenica!

    P.S.
    Fai qualche passeggiatina sul mio blog di poesie, quando hai un po' di tempo libero?

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  2. Buona domenica anche a te, mia cara Gianna :-))

    PS. Spero di poter fare una passeggiata, prima o poi ;-)

    Un abbraccio :-))

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  3. sono d'accordo, come i QUEEN su Heilander(scusa se non so l'inglese),ma è anche vero certe colonne sonore, pompose come nei film di hollywood, sono la rovina del film.

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  4. È vero. Ci sono molti film di cassetta con colonne sonore non adeguate.

    La colonna sonora di Highlander da te citato, composta in gran parte da canzoni dei Queen, è rimasta mitica ;-))

    Grazie per avermela ricordata ;-)

    Un caro saluto, carissimo Luca :-)

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  5. Una camminata nel tuo blog è sempre piacevole :-)

    Buona serata, carissima Gianna :-))

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