venerdì 18 marzo 2011

C'è un giudice a Strasburgo!



“C’è un giudice a Strasburgo!” si potrebbe dire, prendendo spunto dal celebre detto berlinese.

La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha oggi infatti stabilito, con sentenza definitiva, che l’esposizione del Crocifisso nelle scuole pubbliche italiane non costituisce violazione dei diritti di libertà religiosa. La “Grande Camera” ha sentenziato quasi all’unanimità (15 voti a 2).

Chi aveva promosso la causa contro l’Italia (addirittura!) è un’italiana di origine finlandese, alla quale dava fastidio il Crocifisso nelle scuole frequentate dai due figli.

Forse la signora avrebbe prima dovuto fare causa alla sua patria di origine, la Finlandia, che fa sventolare ogni dì sopra la testa dei suoi cittadini una bandiera nazionale caratterizzata da una grande Croce blu che l’attraversa in lungo e in largo.

Il Crocifisso è simbolo non solo della nostra identità nazionale, che proprio ieri abbiamo celebrato del suo 150° anniversario, ma esprime anche i valori più grandi della civiltà umana: amore, accoglienza, fraternità, giustizia, perdono, pace; valori che Cristo ha insegnato, fino ad accettare per essi la morte in croce, appunto.

La scuola in particolare è il luogo dove questi insegnamenti, qualunque sia la religione o non religione di chi vi opera a qualsiasi titolo, hanno e devono avere il primato assoluto, affinché le discipline che vi si studiano divengano strumenti efficaci di una civile convivenza.

Una presenza muta, quella del Crocifisso, che non disturba nessuno; ma che insegna a tutti per quali ideali si dovrebbe vivere e, se necessario, anche morire.

Per esprimere la soddisfazione per questa sentenza posto il bellissimo “Crucifixus” di Antonio Vivaldi, dal "Credo" in Sol maggiore, RV 592.


Crucifixus etiam pro nobis
sub Pontio Pilato
passus
et sepultus est.

Per noi fu anche crocifisso
sotto Ponzio Pilato
patì
e fu sepolto.

4 commenti:

  1. Buongiorno e felice sabato, Antonio...
    ...sai cosa mi hai fatto subitaneamente venire in mente?
    "Chi vuol venire dietro a Me, prenda la Mia Croce e Mi segua"...
    ...QUANTI soprusi deve subire il Primo dei nostri Fratelli, che come giustamente sottolinei tu SI E' FATTO UCCIDERE BARBARAMENTE, x noi...per TUTTI noi...
    ...altro che togliere il simbolo di questo sconfinato Amore dalle aule scolastiche...

    Perdonami il tono, ma è un oltraggio che mi fa faticare a star zitta...anche se forse dovrei farlo, per seguire Lui...sarebbe una sorta di "mia" croce, in questo caso...

    Un caro abbraccio *

    Maddy

    RispondiElimina
  2. Bella giornata, quella di ieri, che continua in quella di oggi.

    Una sentenza che questa volta ha "assolto" il Cristo, per non aver commesso nulla di male :-)

    La festa di S. Giuseppe :-)

    L'onomastico del grande e umile pontefice attuale, Bendetto XVI, Joseph Ratzinger :-)

    Un gioioso abbraccio, carissima Maddy :-))

    Antonio

    RispondiElimina
  3. Sono felicissima!
    Avevo pubblicato un post sul crocefisso "incriminato" e ora è tale la mia soddisfazione che "ti rubo" il post.
    Grazie Antonio ed evviva Gesù!

    RispondiElimina
  4. Anch'io, da insegnante, oltre che da cittadino, sono veramente felice :-))

    Se si perdono questi valori, umani e civili, poveri noi!

    Ti ringrazio, carissima Gianna, per aver postato l'articolo nel tuo bellissimo blog :-))

    Un grande abbraccio :-))

    Antonio

    RispondiElimina