martedì 5 ottobre 2010

Fratello sole, sorella luna: al pianoforte, Liszt!



La straordinaria figura di S. Francesco non solo ha mobilitato il popolo cristiano, e direi il mondo intero, nella via della pace e della fratellanza, ma ha anche ispirato artisti di ogni genere, che mi pare inutile ricordare, tanto sono noti, a partire da Dante e Giotto.

Del resto, lo stesso S. Francesco è stato un artista vero e proprio.
Il suo "Cantico di Frate Sole" è all'origine della letteratura moderna, ed è stato imitato perfino da Gabriele D'Annunzio nelle Laudi ("La sera fiesolana"). Ed è tutto dire...

Tra i musicisti contemporanei, le "Quatre petites prières" di Francis Poulenc (1948), per coro maschile, rimangono tra le composizioni di maggior prestigio e bellezza.

Ben più conosciute le musiche di Riz Ortolani, cantate da Claudio Baglioni (e da Donovan in versione inglese) nel film di Franco Zeffirelli "Fratello sole, sorella luna" (1972).

La melodia della canzone omonima ("Fratello sole, sorella luna") cantata da Claudio Baglioni, non è però di Riz Ortolani (come talvolta si pensa), ma si tratta di un canto medievale: "Sia laudato San Francesco".

Si trova nel celebre "Laudario Cortonese", un manoscritto della fine del XIII secolo, scoperto casualmente nel 1876 a Cortona. A partire dagli anni 1960-70 concerti e dischi lo hanno reso celebre in tutto il mondo.

Anche Franz Liszt rimase affascinato dalla vita di S. Francesco (di cui portava il nome); e proprio all'inizio della sua conversione alla fede cattolica e alla vita religiosa, nel 1862, compose in onore del Santo di Assisi il "Cantico del sol", che ebbe varie rielaborazioni.

Noi postiamo per brevità il "Preludio" di questo bellissimo Cantico, per pianoforte.

Mi ha colpito il fatto che la composizione è chiaramente ispirata dalle note iniziali di "Sia laudato San Francesco" del Laudario Cortonese, o se vogliamo, "Fratello sole, sorella luna".

Poiché il Laudario Cortonese è stato scoperto successivamente, bisogna pensare che Liszt conoscesse questo canto francescano per altra via.

Non può essere una coincidenza. E poi, le vie del Signore sono infinite...


2 commenti:

  1. Le vie del Signore sono proprio infinite, caro amicus.
    Piacevolissimo il pezzo di Listz, che non conoscevo.
    Abbraccio

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  2. In effetti le sorprese sono tante, e questa di Liszt che conosceva una melodia francescana medievale del Laudario Cortonese è davvero grossa
    ;-)

    Non ho trovato altri che lo hanno notato. Almeno così mi sembra.

    Bacio, mia cara Stella :-)

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