venerdì 18 giugno 2010

I bleus sono là (quasi fuori)



La sconfitta dei “bleus”, cioè della squadra francese di calcio, ad opera della vivace squadra del Messico mi ha fatto venire in mente alcune cose.

Anzitutto, che non sempre i pronostici nel calcio sono rispettati. La Francia, vice-campione del mondo, è stata praticamente eliminata al primo turno dal Campionato mondiale 2010.
Se così sarà, si tratterebbe di una vera lezione di umiltà per Platini e soci.

In secondo luogo, oggi i “bleus” sono i giocatori di calcio che indossano una innocua maglietta blu.
Ma al tempo della Rivoluzione erano i soldati della “grande Nation”, che indossavano una divisa militare di quel colore. Eroici nel difendere la Francia dagli assalitori, intollerabili e imperialisti quando pretesero di imporre con la punta delle baionette le idee giacobine.

Particolarmente detestabile fu l’azione dei “bleus” nei confronti dei propri connazionali della Vandea, della Britannia e della Normandia che non vollero accettare le idee giacobine, ma rimasero fedeli al re e alla fede cattolica.

Furono sterminati a decine di migliaia. Si trattò del primo genocidio della storia moderna, finora quasi dimenticato dalla storiografia di regime laicista.

Al bellicoso canto della Marsigliese, i vandeani opposero un coraggioso canto di resistenza e di fede: “Les bleus sont là” (1793), i bleus sono là, pronti a uccidere.

Un bellissimo canto, da ricordare.


Les bleus sont là

Les bleus sont là, le canon gronde,
Dites les gars, avez-vous peur ?
(bis)
Nous n'avons qu'une peur au monde,
C'est d'offenser Notre-Seigneur
(bis)

Vos corps seront jetés à l'onde,
Vos noms voués au déshonneur
(bis)
Nous n'avons qu'un honneur au monde,
C'est l'honneur de Notre-Seigneur
(bis)

Les bleus chez vous dansant la ronde
Boiront le sang de votre coeur
(bis)
Nous n'avons qu'un espoir au monde,
C'est le coeur de Notre-Seigneur
(bis)

Allez les gars, le canon gronde,
Partez les gars, soyez vainqueurs
(bis)
Nous n'avons qu'une gloire au monde,
C'est la victoire du Seigneur
(bis).


I bleus sono là, il cannone tuona,
dite giovanotti, avete paura?
Non abbiamo che una paura al mondo,
quella di offendere Nostro Signore.

I vostri corpi saranno gettati nelle onde,
i vostri nomi destinati al disonore.
Non abbiamo che un onore al mondo,
è l'onore di Nostro Signore.

I bleus nelle vostre case, danzando intorno,
berrano il sangue del vostro cuore.
Non abbiamo che una speranza al mondo,
è il cuore di Nostro Signore.

Andate ragazzi, il cannone tuona,
partite ragazzi, siate vincitori.
Non abbiamo che una gloria al mondo,
è la vittoria del Signore.

2 commenti:

  1. Non conoscevo questo inno.

    Ai francesi la sconfitta può servire per essere più umili, appunto!

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  2. La Vandea è una pagina di storia non troppo ricordata :-( A parte qualche cenno, ben poco viene approfondito di questo tragico argomento. Questo inno fa parte di quella storia.

    Ma la storia la scrivono i vincitori...

    Ciao, carissima Stella!

    RispondiElimina