venerdì 23 ottobre 2009

Lo stoicismo: astieniti e sopporta!






In questo mondo di oggi, così poco "razionale", è bene proporre all'attenzione una filosofia che fece della razionalità il suo punto di forza: lo Stoicismo.

Lo stoicismo è la filosofia pagana più elevata del mondo greco-romano, poco prima e durante l'avvento del Cristianesimo.

Raccoglieva il meglio del pensiero socratico, platonico e aristotelico.
Fu chiamato Stoicismo perché i suoi seguaci erano soliti radunarsi sotto il “Portico dipinto” dell’agorà di Atene.
Portico in greco si dice Stoà. Sono “i filosofi del Portico”.

Per gli stoici il mondo è razionalità, è logos. Nulla accade a caso, anche se l’uomo molte volte non riesce a capire.

Saggio è colui che vive perciò secondo ragione, colui che si mette in questa logica e la realizza nelle sue azioni quotidiane.

Ci sono cose negative che dipendono da noi. Lo stoico dice: Astieniti (àbstine).
Ti fa male un cibo? Non mangiarlo! Le sigarette nuocciono gravemente alla salute? Non fumare…

Ci sono cose che non dipendono da noi. Lo stoico dice: Sopporta (sùstine).
Il tempo è brutto e avevi progettato un bel week end? pazienza! Ti casca una tegola sul capo? ti tieni il bernoccolo…

Dunque: astieniti e sopporta, àbstine e sùstine.

Un grande filosofo stoico fu Epitteto, che era uno schiavo. Il suo padroncino un giorno si divertiva a dargli delle martellate in un ginocchio. Epitteto lo rimproverava dicendo: “Smetti, ché alla fine me lo rompi!” Ma quello imperterrito continuava nel suo stupido gioco, finché con una martellate più forte gli ruppe davvero il ginocchio. Ed Epitteto commentò paziente: “Hai visto, che me lo hai rotto!”. E rimase zoppo per tuttta la vita.

L’altro grande filosofo stoico fu Seneca, il difensore della dignità dell’uomo, nelle sue mirabili “Lettere a Lucilio”.

E infine, dopo uno schiavo e un nobile, anche un imperatore, Marco Aurelio. Guidò l’impero romano in un periodo travagliato, ma cercò di essere un imperatore-filosofo, stoico.

Lo stoicismo trovò tra i Cristiani gli uditori più attenti. Il logos stoico, la ragione che guida tutte le cose, era però per loro il Logos, la sapienza del Padre, cioè Cristo.

Allora ha pienamente senso sopportare o astenersi.

Per una “Ragione” superiore…


Nella foto in alto: Ritratto di Seneca (?), di Pietro Paolo Rubens (ca. 1620), Metropolitan Museum of Art, New York

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