lunedì 21 settembre 2009

Er papa re (pasquinata)

La presa di Roma da parte dei bersaglieri di Raffaele Cadorna, il 20 settembre 1870, mi ispira la fantasia.

Da una parte un esercito vero e proprio, quello italiano; dall’altra un manipolo di soldati, comprese le guardie svizzere, che fece una resistenza simbolica all’invasore.

Roma fu presa, cadde ciò che restava dello Stato della Chiesa e il Papa re.

È stato un bene, ovviamente, per la Chiesa e per l’Italia. Si trattò comunque di un atto arbitrario e di sopraffazione. Ma la provvidenza divina sa trarre il bene anche dal male.





Er papa re


Entronno a Porta Pia li bersajeri

e ‘r Papa perse er trono de sovrano;
nun volle contratta’ con li stranieri,
se chiuse priggioniero in Vaticano.

Ar Qurinale venne un altro re,
e ‘na cifra de gente ar Parlamento,
cor capo der Governo, a fa’ pper sé,
e tutti li ministri: un reggimento.

Mò so’ ccent’anni e ppiù ch’hanno occupato;
so’ ccambiati i governi co’ su’ capi,
ma anvedi te che cambiamento è stato:
ar posto ‘n do’ era er Papa ora c’è er papi.

2 commenti:

  1. Troppo forte! Sei grande, Amicus!
    Questa è vera satira, non offende, dice le cose come stanno e fa ridere. Grazie della tue "perle"! Buona settimana. Rita

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  2. Mi piace vedere le cose con un po' di humor.

    Specialmente quando c'è il pericolo della retorica o peggio.. ;-)

    Grazie, Rita, del tuo commento.

    Ciao!

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