venerdì 18 settembre 2009

Dieci cose Dieci






















L'amica Rita mi ha coinvolto in un simpatico gioco virtuale, e cioè, dire in dieci battute ciò che caratterizza la propria personalità.

"Dieci cose Dieci".

http://graziella.myblog.it/archive/2009/09/17/dieci-cose-dieci.html

Sono un po' restio a parlare di me stesso. Ma, una tantum, si può fare un'eccezione, senza rivelare segreti di stato...



1. Mi piace scrivere di notte.

2. Mi piace il caffè. Ecco perché scrivo di notte...

3. Amo la musica, tutta: gregoriana, classica e leggera. Naturalmente faccio una graduatoria di valori. Tra i cantanti moderni, non potrei fare a meno di Lucio Battisti e Fabrizio De André. Suonicchio il piano e la chitarra. Ne faccio un uso personale.

4. Amo lo sport. Da giovane ho praticato il calcio, dilettantistico. Ero attaccante, e non poteva essere diversamente, dato il mio carattere...
Sono tifoso di una squadra di calcio, che naturalmente non dico.

5. Mi piace la letteratura, da Omero ai giorni nostri. I poeti che mi ispirano di più: Dante, Petrarca, Leopardi, Gozzano. I più grandi prosatori: Manzoni, Pirandello, Joyce.

6. Amo l’arte. Al vertice Michelangelo e Caravaggio (mi verrebbe la voglia di togliere la e...).
E il più grande storico dell’arte: Giorgio Vasari.

7. Ho avuto la ventura di trovare a scuola ottimi insegnanti, e sono loro grato, perché mi hanno fatto amare il bello, in ogni sua forma.
Io sono insegnante, e speriamo che me la cavo.

8. Sono cattolico praticante. Mi piace ripetere una frase di Don Milani: “Dire che credo in Dio è troppo poco: a Dio gli voglio bene”. E anche la lapidaria risposta che Sonia dà a Raskolnikov, in Delitto e Castigo: "Cosa fa Dio per te?" "Tutto!"

9. Ritengo che la ragione umana possa arrivare all'esistenza di Dio. Per questo considero Aristotele il più grande pensatore; con il lume della ragione ha dimostrato l'esistenza di Dio.

10. Mi piace studiare e fare studiare molte cose a memoria. Platone diceva: "Conoscere significa ricordare". Non mi piacciono gli 'smemorati di Collegno'.

Come si vede, ho finito citando Platone e Aristotele; non per niente essi sono il mio avatar e il mio nick: Amicusplato. Cioè, "Amicus Plato, sed magis amica veritas" (Amico è Platone, ma più amica la verità).

Lo disse Aristotele, quando si staccò dall'insegnamento del suo grande maestro.

La verità, innanzi tutto, se siamo veramente amici.

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