domenica 28 dicembre 2008

Rottamazioni di fine anno




Anno nuovo, vita nuova! Perciò è di moda alla fine dell’anno buttar via, o come si dice ormai comunemente, rottamare tutto ciò che sa di logoro e di vecchio.

La cosa ha molti vantaggi: fa girare l’economia, rinnova l’arredo della casa, porta una ventata di novità e di speranza, che fa sempre bene alla salute.

Qualcuno veramente si spinge un po’ oltre, almeno con la fantasia, e nella rottamazione metterebbe volentieri anche le persone.

C’è chi butterebbe nel secchione l’intera classe politica, senza raccolta differenziata.
Qualcuno vorrebbe che si affacciasse dalla finestra del Vaticano Giovanni Paolo III, magari nero come Obama, o almeno più abbronzato di Benedetto.
Qualcun altro rottamerebbe perfino la moglie, o il marito (ma attenti ai riciclaggi!)

Per quanto mi riguarda, mi accontento quest’anno di buttar via la tastiera con cui scrivo.

Me ne combina ormai di ogni colore. I tasti si inceppano, non obbediscono più ai comandi e vivono di vita propria. Se premo una lettera, viene un segno d’interpunzione; se voglio una virgola, il tasto mi risponde con la mutina; se faccio un numero qualunque, mi dà una chat line con tanto di video…

A questo punto mi viene da pensare che, come me, anche altri avrebbero bisogno di una tastiera nuova. Altrimenti non si spiegano tutte le corbellerie di ogni genere che si leggono in giro.

Non penso che sia questione di digitazione; si tratta il più delle volte di tastiere obsolete...

Rottamare, prego!

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