lunedì 27 ottobre 2008

Come suona la campana di Gauss?



La curva di Gauss è un grafico a forma di campana e viene spesso usata per esprimere il modo in cui si distribuiscono molti fenomeni, sia nel campo delle scienze naturali che di quelle umane.
La curva di Gauss è di facile lettura ed ha anche, esteticamente, una sua bellezza intrinseca: è infatti perfettamente simmetrica rispetto all’asse centrale, al pari della siluette di una campana.

Secondo le mie osservazioni, anche la distribuzione delle idee politiche e religiose di quelli che postano negli aggregatori è rappresentata da una curva gaussiana.

Partiamo dalla politica.

Esiste un gruppo di persone che difende strenuamente l’operato del governo. Sembra la Guardia di Napoleone a Waterloo, quella che muore ma non s’arrende. È un gruppo nettamente minoritario e costituisce il primo piede della campana.
La grande massa, che determina tutta l’ampiezza della curva, è formata da persone che vanno da una critica argomentata ad un’opposizione sempre più netta e viscerale; fino a piegare nel drappello di avanguardia, per il quale Berlusconi e soci non ne fan bene una, a prescindere. Quest’ultimo è il piede basso opposto, simmetrico al primo.

Significativo è anche il modo di esprimersi al riguardo.
Per il primo gruppo il capo del governo è chiamato col suo cognome, Berlusconi; nella massa centrale diventa l’innominato, con epiteti sempre più coloriti: l’uomo di Arcore, il piduista, il mafioso, il diversamente alto, lo psiconano; finché si torna al cognome di partenza, preceduto però questa volta dal nome Benito, oltre al quale non ci può essere di peggio.
Come si vede una curva simmetrica perfetta.

Per quanto riguarda la religione, la distribuzione delle idee è analoga, anche se le persone non sono sovrapponibili alle precedenti; all’interno dei gruppi ci sono infatti scambi significativi, che per brevità non starò ad analizzare.

Una piccola minoranza difende la chiesa e il papa; mi sembrano un po’ come gli antichi cristiani. Stanno spesso nascosti nelle catacombe dei loro account e dei loro blog, e quando vengono fuori, finiscono spesso in pasto “ai leoni” del web.
Poi c’è tutto il gruppone centrale, che va da alcune critiche argomentate a posizioni sempre più radicali, secondo cui il papa sbaglia sempre (e pensare che i cattolici dicono che è infallibile…). Infine si arriva al gruppo di punta, tipo UAAR, che predica lo sbattezzo.

Anche qui la terminologia usata è illuminante.
Si passa da Papa Benedetto XVI, a Papa Ratzinger, Pastore tedesco, Papa Ratzi, Natzi, B 16.
Una curva simmetrica perfetta, come appunto la campana di Gauss.

E pensare che la campana è uno dei segni più tipici del cristianesimo: campana e relativo campanile.

A quanto pare la campana del web suona così.

Ma come spesso accade, la realtà supera la fantasia e il mondo virtuale.

Nella realtà sembrano suonare altri tipi di campane di Gauss, secondo le quali le parti sembrano esattamente rovesciate.

È lecito perciò domandarci, prendendo lo spunto da Hemingway: come suona la campana?

4 commenti:

  1. Caro Antonio,

    visto che io uso la terminologia "psiconano" e "Papa ratzi" riferita ai 2 "phenomena" (intesi in senso epistemologico..tranquilli :-D) , vedo con piacere che mi pongo a 3/4 della curva gaussiana...

    Quanto alla curva gaussiana della realtà.. Forse anche la tua è relativa e parziale (in senso di soggettiva) no? O vogliamo fare un discorso di logica formale?

    Forse che quella che chiamiamo rosa cesserebbe d’avere il suo profumo se la chiamassimo con altro nome?

    Ecco, faccio questa citazione per dirti che le cose, aldilà del nome e dell'epiteto che ricevono sono quello che sono. E tu sai anche da chi Shakespeare trasse questo riferimento.

    Un caro saluto, Audrey

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  2. Ma, carissima Giulietta (pardon, Audrey) ;-), io ho fatto solo un'indagine statistica qui tra noi, e alla buona.

    Sulla realtà ho posto solo delle domande e ho fatto riferimento a statistiche fatte da altri; non ti sembrano un po' diverse anche a te?

    Giulietta parlava di cognomi, qui si parla di insulti; la cosa è leggermente diversa... e non può sfuggire alla romantica Capuleti del web.

    Io comunque non mi permetterei di insultare nessuno e di chiamare una persona con termini offensivi. Le opinioni possono essere diverse, of course.

    Un saluto shakespeariano di mattina (si comincia alla grande!)

    Antonio

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  3. Il tuo commento è rivolto a me nella sostanza? Non mi pare di aver mai insultato nessuno.

    Poi se penso che Berlusconi sia una tragedia per l'Italia, un piduista, il delfino di Craxi, l'allievo di Gelli, il fautore del Piano propanganda, se permetti mi sento anche libera di esprimerlo (almeno fino a che il Governo di centro dx ce lo consentirà ).

    Lo stesso dicasi per Papa Ratzinger, di cui non riconosco l'infallibilità nè il diritto di ingerenza nella vita sociale, politica del mio paese. Libera chiesa in libero stato.

    Ps Giulietta non l'ho citata per apparire romantica, nè educata. L'ho citata per farti riflettere sulla questione della natura stessa dei fenomeni in sè aldilà della semantica.

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  4. Carissima Audrey,

    io non ho scritto un post dedicato a te, ma ho fatto un'analisi (mi permetterai anche a me di farla) su ciò che passa il convento di alcuni aggregatori di mia conoscenza.

    Tu sei intervenuta per dirmi che i nomignoli che usi nel definire due noti personaggi che non la pensano come te non sono in fondo insultanti.

    Certo tu sei una persona che usa abitualmente un linguaggio intelligente e misurato, oltre che simpatico. Altrimenti pensi che mi sarei soffermato a dialogare con te da un anno quasi? :-)

    Ma siccome sei stata tu a citare quei due termini, io ho detto che, secondo me, sono insultanti.

    Quello che pensi di Berlusconi e del Papa lo so bene ;-) Ma non era questo, mi pare, l'oggetto della discussione.

    Ciao :-)

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