martedì 15 aprile 2008

Popolo bue? (a proposito di elezioni politiche)




"Italia" (dal Fregio dell'Aula della Camera dei Deputati, 1908-1912), Giulio Aristide Sartorio





Ciò che colpisce in questa tornata elettorale politica 2008 è la chiarezza delle scelte degli elettori.

* Hanno dato una netta vittoria al centro destra.
* Hanno fatto sparire dal parlamento la sinistra massimalista.
* Hanno fatto sparire dal parlamento la destra estrema.
* Hanno dato un evidente segnale di politica moderata.

Anzitutto va preso atto della volontà dei cittadini. La democrazia consiste proprio in questo.
È logico che chi ha subito una bruciante (e magari inaspettata) sconfitta sia profondamente rattristato. Ma il rammarico non deve trasformarsi in rabbia o in disprezzo per chi ha vinto.
Non si può dire ‘popolo bue’, perché questo non ha seguito le indicazioni politiche di qualche blog.
Deve essere invece fatta una seria riflessione per capire come mai molti blogger non sono stati in grado di accorgersi di uno tsunami ampiamente prevedibile.

Non sarà perché il mondo non è solo quello virtuale?

4 commenti:

  1. Buon Giorno!

    Quello che temo è che la menzogna che si è impadronita di certe menti si trasformi in azioni inconsulte e disperate contro le decisioni della maggioranza.
    Per me è stato traumatizzante scoprire quante falsità e quante prospettive totalmente errate hanno avvelenato la mente degli italiani in questi ultimi anni.
    Non si può fare politica insultando e disprezzando un'ora sì e l'altra anche, l'avversario politico.

    Occorre un progetto organico e realistico e la volontà di attuarlo; e la maggioranza degli italiani ha scelto questa possibilità.

    Ora si tratta solo di rimboccarsi le maniche, tutti! e affrontare le vecchie e nuove sfide.

    Ma mi accorgo che il veleno instillato in anni di propaganda delegittimante ha leso le capacità raziocinative del cervello di molti.

    Mi dispiace moltissimo perchè così si è completamente allontanata la prospettiva della verità e della carità.

    Ecco perchè temo che il nuovo governo, pur forte, dovrà lottare non solo per la congiuntura internazionale difficile, ma anche per difendersi da certe menzogne che non sono diventate verità oggettiva anche se ripetute fino alla nausea.

    Che il buon Dio ci aiuti!

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  2. Carissima Anna,
    peggio di come andavano le cose prima non potrebbe andare... Qualunque cosa, sarà meglio del nulla precedente...
    Circa la menzogna, la gente è stanca di retorica massimalista, di ideologie che sono state condannate e seppellite dalla storia, e di un modo settario di affrontare le questioni e le persone.
    Una bella svegliata per coloro che confondevano la realtà con il proprio cervello...
    Ciao!

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  3. Buongiorno carissimo,
    condivido il tuo eccetto per un punto: più 80 tra senatori e deputati della Lega con una media dell'8% ma punte del 26% al Senato e del 28 alla Camera su base regionale non mi sembrano una componente né ininfluente né moderata... ( non so quale sia la tua regione di appartenenza ma non tutta la l'Italia trova le idee della Lega così rappresentative).
    Per il resto, in democrazia, a mio avviso vale un concetto: chi vince ha il dovere del Governo e chi ha perso ha l'obbligo di controllare.
    Un caro abbraccio, Lisa
    ps: sto ancora meditando sulla risposta che mi hai dato al 3° post sulla verità perchè mi ha ispirato un certo ragionamento ma non riesco a esporlo in modo comprensibile ^_^

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  4. Carissima Lisa,
    la mia regione è la tua, siamo toscani... 'il giardino d'Italia'.
    Io non sono un appassionato di politica, ma certamente non sono indifferente, almeno il giorno delle votazioni...
    Le mie osservazioni riguardano gli aspetti più vistosi di queste consultazioni. È indiscutibile che il quadro generale (centro-destra, centro-sinistra, insieme più dell'80 per cento) dà una visione nel complesso moderata del parlamento, meno 'chiassosa'.
    All'interno degli schieramenti ci sono poi componenti diverse
    (il centro sinistra ha diverse anime, così come il centro destra), alcune delle quali non condivido, anche per i valori in cui credo, e che tu conosci.
    Volevo sottolineare il distacco tra ciò che spesso si legge nei blog e quello che è accaduto, e come la gente preferisca un modo di fare meno aggressivo e più pacato.
    Si possono avere opinioni diverse, in politica la verità non è mai da una sola parte, ma può essere una sommatoria di vari aspetti... Qui non vige il principio di non contraddizione! o meglio, il principio di non contraddizione non si può applicare a ciò che in gran parte non è verità assoluta...
    Una tua riflessione sul terzo post mi farebbe davvero piacere ascoltare e magari discutere.
    Un abbraccio.
    Ciao!

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